24 Novembre 2024
che c´è di nuovo

I BIMBI GADDESI NEL 1965

21-12-2012 12:02 - News Generiche
Bimbi Gaddesi nel 1965
La lettera di Natale

Carissimi noidellefornacette.it,
Non è molto che ho conosciuto il sito ´noidifornacette´ e ogni occasione è buona per visionarlo perchè la grafica è piacevole, i testi e le immagini sono divertenti e interessanti e ogni personaggio e riferimento "non sono puramente casuali" come nei film, ma veri.
Sono nata ai Gaddi e sono fornacellese.doc, anche se da anni - a partire dalle scuole superiori - lavoro e studio a Pisa. Come voi anch´io voglio bene a Fornacette e più passa il tempo e più mi accorgo quanto l´affetto, la coralità, lo stare insieme per condividere una festa, una manifestazione sportiva, un qualsiasi evento locale viene maggiormente apprezzato in un paese, come Fornacette, anzichè in una città. La dicitura "noidifornacette" è concisa, briosa e ci sta proprio bene, poche parole ma di grande effetto. Bravi a tutti i componenti che con volontà e passione si dedicano alla stesura e pubblicazione delle notizie.
Ho allegato una foto scansionata con alcuni "bimbi dei Gaddi-anno 1965", fatta da babbo Fernando. Mi è sempre piaciuta, è un ricordo, una memoria storica di un tempo passato che come dice mamma Lilia: "Non avevamo niente, o poco, ma vivevamo meglio di ora che c´è troppo". Non so se può essere pubblicata o meno, decidete voi; sotto la foto ho elencato anche i nomi.
Riguardo alle altre foto, ho quelle in bianco e nero della 4° e 5° classe elementare (1970-´71), chiaramente dove ci sono io e i miei compagni insieme alla maestra ... se vuoi vederle, le scansiono.
Grazie ancora per avere pubblicato le foto artistiche di mia nonna Costanza, è stato un piacere guardarle per la prima volta.
Un cordiale saluto e auguri di buone feste a tutti.

Antonella Benvenuti

Rispomde la redazione
Cara Antonella,
Grazie per la bella foto e la lettera che ci hai inviato. Certo per un vecchio gaddese purosangue mi ha inevitabilmente catapultato nei miei ricordi più belli. Nostalgia per il tempo andato quando come dice Mamma Lilia "Non avevamo niente, o poco, ma vivevamo meglio di ora che c´è troppo".
La foto mi offre lo spunto per ricordare che allora nelle famiglie c´era si molta miseria, ma anche tante speranze e voglia di un mondo migliore. Con la mia famiglia si viveva in due stanze di una porzione di casa lungo la ferrovia.Cucina al piano terra, camera al primo piano con le tegole che facevano filtrare freddo e pioggia raccolta con una serie di tazze e tegamini disposti ad hoc sul pavimento. La foto con i bimbi del 65, è stato scattata davanti alla stalla del Falaschi, Alle spalle dei bimbi la piazzetta, luogo di incontro e di socializzazione dei gaddesi dove veniva organizzata, in agosto, la Festa de L´Unità rionale. Allora si ballava con la fisarmonica del grande Mileno del Santerini.e si mangiavano i "frati" di Dantiglia. Un mondo oggi scomparso e patrimonio mai abbastanza condiviso con le nuove generazioni.. Il barchetto e il retone di Cecchino,..la cascata, i piloni, il bagno nel fosso sotto al vecchio ponte a due arcate della ferrovia. Per noi ragazzi il periodo che precedeva il Natale era magico, Si preparava il presepio con delle statuine di gesso malridotte e spesso fuori scala "mimetizzate" nel muschio. Poi era la volta dell´albero di Natale mezzo spelacchiato e conservato con molta cura dalle famiglie ancora molto legate alla campagna e al sostentamento che questa concretamente rappresentava. Non c´era famiglia che non avesse polli, animali da cortile, conigli, l´orto, la vigna, Le palline erano dei capolavori. Tutte ricamate da ornamenti fatti a mano. Sull´albero di Natale trovavano posto non solo le palline, ma anche altri addobbi come gli uccellini con la coda di piume vere e colorate fissati al ramo da una pinza (tipo molletta o "nasino"). Infine un altro bellissimo simbolo del Natale era rappresentato dalla letterina che i bimbi, con la complicità della mamma e dei nonni, mettevano sotto il piatto di babbo. Alla fine del pranzo,,,Tòh o questa ? O chi m´ha scritto ? Allora con grande emozione i bimbi leggevano la letterina con la promessa di essere più buoni, ubbidienti.e bravi a scuola. Dopo qualche lacrimuccia sul viso della nonna veniva intonata "Tu scendi dalle stelle" e, in crescendo l´emozione raggiungeva il massimo con il regalo che aveva "caato ´r ciuino". I più fortunati ricevevano i giochi acquistati dai genitori ai Magazzini 48 o dal Niccolaioni a Pontedera. il Meccano, il camioncino, il Trenino elettrico Rivarossi oppure, meglio ancora la biciclettina nuova da sfoggiare sull´aia o alla Pista mentre le bimbe si accontentavano dei ciottolini per cucinare e delle bambole con i vestitini cuciti direttamente dalle nonne con la Singer presa a rate,

Cara Antonella è venuto il momento di abbandonare la nostalgia e fare qualche considerazione sul presente e sul futuro dei giovani. Progetto prioritario che deve tenere conto anche della nostra storia. Una speranza che stimoli la partecipazione dei cittadini alla soluzione dei problemi che attanagliano l´Italia e l´Europa.

Buone Feste a te a famiglia
Mauro Pardini
Per la Redazione di noidellefornacette.it




Fonte: gdg

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