O come saranno i nostri ragazzi...bbb...bbb...bbb
10-06-2009 - News Generiche
Si è svolta il 9 giugno scorso la festa a Paolo Grigò, artista di fama internazionale. Molti amici sin sono presentati all´iniziativa organizzata dal Circolo Culturale Narciso Feliciano Pelosini in collaborazione con ndf.it
Le immagini parlano da sole e noi le lasciamo fare.
Come da programma è stato inaugurato un altorilievo opera di Paolo Grigò dedicata a Pietro Carli, un personaggio fornacettese venuto a mancare 31 anni fa ma rimasto nella memoria e nel cuore di molti ragazzi, come amava definirci Lui. Ecco la motivazione che è stata consegnata ai presenti. La riproponiamo agli amici di ndf.
Oggi, martedì 9 giugno si ricorda un grande personaggio scomparso nel 1978: Pietro Carli, classe 1920, viveva qui in Via Tosco Romagnola proprio in quel fondo dove abbiamo voluto installare un bassorilievo opera del maestro Paolo Grigò. Pietro di mestiere faceva il contadino, lo sterratore di fosse, grande e instancabile lavoratore. Negli anni ´50 e per diverso tempo non aveva una dimora abituale e trovò rifugio alle buche dietro la Pista. Praticamente dormiva sulla dura terra d´estate e d´inverno con grandissimi disagi e sofferenze. Le stesse che aveva già provato da soldato nella disastrosa ritirata delle truppe italiane dal fronte greco-albanese. Pietro si fece tutta la penisola balcanica a piedi, senza scarpe (i piedi se li fasciava con strisce di stoffa per resistere al dolore), senza una lira, si sosteneva con una grande forza di volontà e la voglia di ritornare a Fornacette. Mangiava quello che trovava sul suo cammino, spesso digiunando per giorni e giorni. Questa sua rabbia contro coloro che si avventurarono in una guerra disastrosa per milioni di persone Pietro se la portò dietro per anni e sfociò nel clamoroso gesto di strappare il libretto della pensione che lo Stato gli aveva riconosciuto. Per orgoglio, per rabbia, il nostro la prese come una beffa. Solo anni più tardi Pietro accettò la pensione anche per il sostentamento e per un lavoro che non sempre era per lui disponibile. Pietruccio in fondo era un uomo mite. Per noi oggi essere qui significa ripercorre un viaggio a ritroso nel tempo fino alle nostre radici, alla Fornacette laboriosa e antifascista. Ricordare la tradizione operaia di questo paese che negli anni 50/60 fu definita la piccola Russia. Fornacette allora era proprio un pugno di case, "Dar Ponte a´ Ponti" così come l´ha raccontata Gigi Pieruccetti, altro grande fornacellese, al quale l´Amministrazione comunale ha dedicato un strada importante in Pozzale. Insomma Pietruccio del Carli, così lo chiamavano tutti in paese, diventò l´eroe della nostra gioventù, il nostro amico, l´attrazione principale dei nostri giochi, talvolta anche un po´ pesanti ma sopportabili da entrambe le parti. E a modo nostro ci volevamo bene, ci si cercava. Anzi, ci si preoccupava se non si vedeva al Grubbe e ci si domandava dov´era finito. Al bar spesso gli si offriva anche un bicchiere di vino e Pietro era l´uomo più felice del mondo. Ed era da quel momento in poi, dopo i primi due gotti, che sfornava le sue battute migliori. A Pietro gli faceva piacere essere chiamato "Il Presidente" e in quella veste diceva: - "O come saranno i nostri Ragazzi!" Oggi i tuoi ragazzi sono qui caro "Presidente" a ricordare com´eravamo, a commemorare un periodo dove insieme a noi sei stato protagonista. E siamo convinti che da lassù, dove sei, abbozzerai un sorriso e un verso dei tuoi per dimostrare la tua approvazione. Ciao Pietruccio, ciao caro amico !
I tuoi ragazzi
Dopo che l´amico Alessandro Volpi della Filarmonica Volere e Potere di Pontedera ha suonato l´inno di Mameli, il sindaco di Pozzale Roberto Burchi, Bogare per noi, con tanto di fascia rossa, ha tirato il filo del panno di stoffa che copriva l´altorilievo e fra una lacrima e l´altra è uscito un grande applauso per Pietruccio. Dopo, nella splendida cornice del Trabocco Mediceo è stato festeggiato il nostro Paolo. Il Sindaco di Pozzale gli ha consegnato ufficialmente la pergamena con la nomina di "Cittadino Illustre Fornacellese". Un ringraziamento molto sentito a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione, in particolare alle Donne della Sartoria della Solidarietà" che, sapientemente, hanno preparato delle fette di pane unte col pomodoro a tutti i partecipanti.
Ringraziamo inoltre:
La Banca di Credito Cooperativo di Fornacette
Azienda Agricola F.lli Barletti delle Fornacette per la fornitura del vino
Donato, Fiorenzo e Simone del Comune di Calcinaia
Le suore del Cottolengo per la cortese ospitalità
Cappagli Gioielli Fornacette per la stampa delle locandine
Il Cav.Luciano Marconcini Presidente della Filarmonica Volere e Potere di Pontedera
Il Prof.Giulio Armani dell´Isa di Cascina
Ciao !
La redazione di ndf.it
Fonte: gdg
Le immagini parlano da sole e noi le lasciamo fare.
Come da programma è stato inaugurato un altorilievo opera di Paolo Grigò dedicata a Pietro Carli, un personaggio fornacettese venuto a mancare 31 anni fa ma rimasto nella memoria e nel cuore di molti ragazzi, come amava definirci Lui. Ecco la motivazione che è stata consegnata ai presenti. La riproponiamo agli amici di ndf.
Oggi, martedì 9 giugno si ricorda un grande personaggio scomparso nel 1978: Pietro Carli, classe 1920, viveva qui in Via Tosco Romagnola proprio in quel fondo dove abbiamo voluto installare un bassorilievo opera del maestro Paolo Grigò. Pietro di mestiere faceva il contadino, lo sterratore di fosse, grande e instancabile lavoratore. Negli anni ´50 e per diverso tempo non aveva una dimora abituale e trovò rifugio alle buche dietro la Pista. Praticamente dormiva sulla dura terra d´estate e d´inverno con grandissimi disagi e sofferenze. Le stesse che aveva già provato da soldato nella disastrosa ritirata delle truppe italiane dal fronte greco-albanese. Pietro si fece tutta la penisola balcanica a piedi, senza scarpe (i piedi se li fasciava con strisce di stoffa per resistere al dolore), senza una lira, si sosteneva con una grande forza di volontà e la voglia di ritornare a Fornacette. Mangiava quello che trovava sul suo cammino, spesso digiunando per giorni e giorni. Questa sua rabbia contro coloro che si avventurarono in una guerra disastrosa per milioni di persone Pietro se la portò dietro per anni e sfociò nel clamoroso gesto di strappare il libretto della pensione che lo Stato gli aveva riconosciuto. Per orgoglio, per rabbia, il nostro la prese come una beffa. Solo anni più tardi Pietro accettò la pensione anche per il sostentamento e per un lavoro che non sempre era per lui disponibile. Pietruccio in fondo era un uomo mite. Per noi oggi essere qui significa ripercorre un viaggio a ritroso nel tempo fino alle nostre radici, alla Fornacette laboriosa e antifascista. Ricordare la tradizione operaia di questo paese che negli anni 50/60 fu definita la piccola Russia. Fornacette allora era proprio un pugno di case, "Dar Ponte a´ Ponti" così come l´ha raccontata Gigi Pieruccetti, altro grande fornacellese, al quale l´Amministrazione comunale ha dedicato un strada importante in Pozzale. Insomma Pietruccio del Carli, così lo chiamavano tutti in paese, diventò l´eroe della nostra gioventù, il nostro amico, l´attrazione principale dei nostri giochi, talvolta anche un po´ pesanti ma sopportabili da entrambe le parti. E a modo nostro ci volevamo bene, ci si cercava. Anzi, ci si preoccupava se non si vedeva al Grubbe e ci si domandava dov´era finito. Al bar spesso gli si offriva anche un bicchiere di vino e Pietro era l´uomo più felice del mondo. Ed era da quel momento in poi, dopo i primi due gotti, che sfornava le sue battute migliori. A Pietro gli faceva piacere essere chiamato "Il Presidente" e in quella veste diceva: - "O come saranno i nostri Ragazzi!" Oggi i tuoi ragazzi sono qui caro "Presidente" a ricordare com´eravamo, a commemorare un periodo dove insieme a noi sei stato protagonista. E siamo convinti che da lassù, dove sei, abbozzerai un sorriso e un verso dei tuoi per dimostrare la tua approvazione. Ciao Pietruccio, ciao caro amico !
I tuoi ragazzi
Dopo che l´amico Alessandro Volpi della Filarmonica Volere e Potere di Pontedera ha suonato l´inno di Mameli, il sindaco di Pozzale Roberto Burchi, Bogare per noi, con tanto di fascia rossa, ha tirato il filo del panno di stoffa che copriva l´altorilievo e fra una lacrima e l´altra è uscito un grande applauso per Pietruccio. Dopo, nella splendida cornice del Trabocco Mediceo è stato festeggiato il nostro Paolo. Il Sindaco di Pozzale gli ha consegnato ufficialmente la pergamena con la nomina di "Cittadino Illustre Fornacellese". Un ringraziamento molto sentito a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione, in particolare alle Donne della Sartoria della Solidarietà" che, sapientemente, hanno preparato delle fette di pane unte col pomodoro a tutti i partecipanti.
Ringraziamo inoltre:
La Banca di Credito Cooperativo di Fornacette
Azienda Agricola F.lli Barletti delle Fornacette per la fornitura del vino
Donato, Fiorenzo e Simone del Comune di Calcinaia
Le suore del Cottolengo per la cortese ospitalità
Cappagli Gioielli Fornacette per la stampa delle locandine
Il Cav.Luciano Marconcini Presidente della Filarmonica Volere e Potere di Pontedera
Il Prof.Giulio Armani dell´Isa di Cascina
Ciao !
La redazione di ndf.it
Fonte: gdg
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