"UN TRUCCO ALLA CARRARA"
28-01-2016 16:45 - News Generiche

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una poesia dell´amico ciclista bicitauro Giovanni Carrara
COMPLEANNO ALLA ROVESCIA
Se un dì io non andrò sempre correndo
Colla mia bici in piano in monte o in valle,
col sole e il vento in faccia oppur piovendo,
se fermo mi vedrai lungo una calle
abbi pietà di me, vienimi appresso!
Vuol dir che la mia vita sta soffrendo
Perché il pedale più non mi è concesso!
Tu vuoi sapere perché amico caro?
Difficile mi è risponder chiaro,
è come se cercassi di spiegarti
l’essenza di bellezza nelle arti.
Ma proverò comunque a rivelare
quest’intimo segreto del mio cuore:
Non vuoi tu bene alle persone care?
Separarti da lor non è dolore?
Ebbene si! Per me la bicicletta
È stata la compagna della vita,
l’amica più fedele e benedetta
con cui gustai la libertà infinita.
Con lei percorsi strade senza fine,
esplorai boschi e vi scoprii santuari,
di molti Stati traversai il confine
spesso facendo nuovi amici cari.
Ma giunto alle mie ottanta primavere
Mi tolgon la ciclistica patente!
Mi vogliono far cantare il “Miserere”
Perché senza di lei non son più niente…
Ma pur se il tempo è sadico tiranno,
suona invano per me questa fanfara!
Perché c’ho un “trucco alla Carrara”:
a ogni compleanno…calo un anno!
Giovanni
Fonte: gdg
COMPLEANNO ALLA ROVESCIA
Se un dì io non andrò sempre correndo
Colla mia bici in piano in monte o in valle,
col sole e il vento in faccia oppur piovendo,
se fermo mi vedrai lungo una calle
abbi pietà di me, vienimi appresso!
Vuol dir che la mia vita sta soffrendo
Perché il pedale più non mi è concesso!
Tu vuoi sapere perché amico caro?
Difficile mi è risponder chiaro,
è come se cercassi di spiegarti
l’essenza di bellezza nelle arti.
Ma proverò comunque a rivelare
quest’intimo segreto del mio cuore:
Non vuoi tu bene alle persone care?
Separarti da lor non è dolore?
Ebbene si! Per me la bicicletta
È stata la compagna della vita,
l’amica più fedele e benedetta
con cui gustai la libertà infinita.
Con lei percorsi strade senza fine,
esplorai boschi e vi scoprii santuari,
di molti Stati traversai il confine
spesso facendo nuovi amici cari.
Ma giunto alle mie ottanta primavere
Mi tolgon la ciclistica patente!
Mi vogliono far cantare il “Miserere”
Perché senza di lei non son più niente…
Ma pur se il tempo è sadico tiranno,
suona invano per me questa fanfara!
Perché c’ho un “trucco alla Carrara”:
a ogni compleanno…calo un anno!
Giovanni
Fonte: gdg