Il Calendario dei vecchi mestieri fornacellesi
01-01-2009 - News Generiche
Con l´anno nuovo metteremo in rete tante novità. Concluso, con dicembre, il Calendario Gaddese, vogliamo mettere in evidenza i vecchi mestieri che venivano svolti alle Fornacette. Si inizia con l´antico mestiere di "Barbiere". Nel nostro paese è sempre stata forte la tradizione dei barbieri. Io mi ricordo Oreste, Marino, Riccardino e Renzo del Casarosa, la foto del mese di gennaio fornita dal figlio Giovanni insieme ad altre bellissime immagini del nostro paese. Prima di loro il barbiere delle Fornacette veniva esercitato dal mitico Guglielmo del Luppichini. Sentite che bel quadretto in vernacolo pisano ne fa il nipote Sergio, fornacellese doc, grandissimo personaggio e amico.
SARTO E BARBIERE
Se vòi àpì ´r ber tipo der mì nonno
E ciò da raccontatti un fattarello
Pè dimostrà ch´un ni prendeva ´r sonno:
Gl´era pronto di lingua e di cervello.
Davanti alla Piazzetta a Fornacette
Proprio alla fermata der trammino
Ar numero di centoventisette
Lì accanto ar barre di Beppino,
C´aveva un fondo senza gran pretese
Che ni ne serviva come sartoria,
Ma pè le feste un c´erano sorprese
Di botto lui lo àmbiava ´n barberia;
E s´uno ´n sur trammino e ni diceva
"Oh dù mestieri!" veniva la buriana:
"Uno meno di tu mà" e rispondeva
"Io ´un l´ho mai fatta la puttana".
Per altre chicche dedicate a Fornacette, andate a visitare il suo sito all´indirizzo web
http://www.sergioluppichini.it/
Dei barbieri delle Fornacette non possiamo dimenticare il loro ruolo sociale. Infatti, dal barbiere, si scambiavano chiacchiere, confidenze e pettegolezzi, si leggevano i giornali e le riviste di sport, ecc. e si ascoltava anche la musica. In prossimità della fine dell´anno "vecchio" e dell´arrivo di quello "nuovo", da parte dei barbieri era usanza regalare un calendarietto ai propri clienti.
L´omaggio trova sviluppo negli anni venti, trenta, quaranta e, più diffusamente, negli anni ´50 e ´60.
I ricordi di questi oggetti che emanavano nell´aria profumo di lavanda,o di pino silvestre, o di talco,..., sono legati particolarmente al secondo dopoguerra.
Il barbiere offriva al cliente, in occasione delle festività di fine/inizio anno, con l´omaggio augurale di questi librettini raffiguranti argomenti vari e, in particolar modo, donnine "scollacciate".
Questi calendarietti dei barbieri erano dei veri e propri capolavori; a forma di libretto, tenuto insieme da un cordoncino di seta colorata, chiuso in una bustina di cellophan, aveva, nella parte superiore di ogni pagina, un mese e un´immagine.
La redazione augura Buon Anno a tutti !
Fonte: gdg
SARTO E BARBIERE
Se vòi àpì ´r ber tipo der mì nonno
E ciò da raccontatti un fattarello
Pè dimostrà ch´un ni prendeva ´r sonno:
Gl´era pronto di lingua e di cervello.
Davanti alla Piazzetta a Fornacette
Proprio alla fermata der trammino
Ar numero di centoventisette
Lì accanto ar barre di Beppino,
C´aveva un fondo senza gran pretese
Che ni ne serviva come sartoria,
Ma pè le feste un c´erano sorprese
Di botto lui lo àmbiava ´n barberia;
E s´uno ´n sur trammino e ni diceva
"Oh dù mestieri!" veniva la buriana:
"Uno meno di tu mà" e rispondeva
"Io ´un l´ho mai fatta la puttana".
Per altre chicche dedicate a Fornacette, andate a visitare il suo sito all´indirizzo web
http://www.sergioluppichini.it/
Dei barbieri delle Fornacette non possiamo dimenticare il loro ruolo sociale. Infatti, dal barbiere, si scambiavano chiacchiere, confidenze e pettegolezzi, si leggevano i giornali e le riviste di sport, ecc. e si ascoltava anche la musica. In prossimità della fine dell´anno "vecchio" e dell´arrivo di quello "nuovo", da parte dei barbieri era usanza regalare un calendarietto ai propri clienti.
L´omaggio trova sviluppo negli anni venti, trenta, quaranta e, più diffusamente, negli anni ´50 e ´60.
I ricordi di questi oggetti che emanavano nell´aria profumo di lavanda,o di pino silvestre, o di talco,..., sono legati particolarmente al secondo dopoguerra.
Il barbiere offriva al cliente, in occasione delle festività di fine/inizio anno, con l´omaggio augurale di questi librettini raffiguranti argomenti vari e, in particolar modo, donnine "scollacciate".
Questi calendarietti dei barbieri erano dei veri e propri capolavori; a forma di libretto, tenuto insieme da un cordoncino di seta colorata, chiuso in una bustina di cellophan, aveva, nella parte superiore di ogni pagina, un mese e un´immagine.
La redazione augura Buon Anno a tutti !
Fonte: gdg